Disfunzioni sessuali maschili

Qualunque uomo sperimenta un disturbo sessuale nel corso della vita e circa il 30% soffre di qualche disfunzione sessuale cronicamente. Le  disfunzioni sessuali sono quindi un PROBLEMA COMUNE. Le stesse possono manifestarsi isolate o coesistere in maniera variabile tra loro, possono insorgere fin dai primi rapporti o dopo un periodo di adeguata competenza sessuale o, ancora, manifestarsi in determinate situazioni o in tutte le occasioni (generalizzate).

I dati di incidenza e prevalenza mostrano ampia variabilità perché gli studi effettuati non sempre sono omogenei per età e razza del campione studiato, per il diverso stile di vita e il differente background socio culturale e religioso.

Un dato di rilevante importanza è che le disfunzioni sessuali maschili spesso costituiscono una spia, un campanello di allarme di altre patologie, spesso clinicamente più gravi e pertanto rivolgersi al medico per una disfunzione sessuale spesso consente la diagnosi, anche precoce, di altre patologie che magari hanno un impatto clinico importante.

Bisogna inoltre sottolineare che i disturbi della sessualità non solo peggiorano la qualità di vita del paziente causando riduzione della autostima e instillando sentimenti di frustrazione ma anche quello della partner e quindi della coppia.

E’ per tali motivi che nella comune pratica clinica bisognerebbe sempre indagare sulla vita sessuale del paziente di sesso maschile così come è prassi consolidata indagare sulle caratteristiche del ciclo mestruale nelle pazienti di sesso femminile.

I principali disturbi della sessualità maschile possono colpire le varie fasi della risposta sessuale quali il desiderio, l’erezione, il rapporto e l’orgasmo seguito dalla fase di refrattarietà.

E’ quindi importante menzionare la disfunzione erettile, l’eiaculazione precoce e il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo.

La disfunzione erettile è caratterizzata dalla persistente o ricorrente incapacità a raggiungere e mantenere una erezione di rigidità sufficiente a permettere un rapporto sessuale soddisfacente. Deve essere ben distinta dagli altri disturbi della sessualità maschile anche se può presentarsi variamente associata ad essi. E’ presente nel 12-13 % della popolazione generale e la sua prevalenza aumenta con l’aumentare dell’età e in corso di svariate patologie quali la aterosclerosi, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’obesità, alcune malattie neurologiche, le malattie croniche in generale, le malattie neoplastiche, la depressione e in seguito a interventi chirurgici demolitivi su vescica, prostata e intestino retto. Molte sono le cause psicogene, solitamente prevalenti nei giovani. Molti farmaci inoltre possono causare un disturbo dell’erezione. Nei forti fumatori, nei sedentari e negli obesi il disturbo tende ad essere più frequente. La terapia consiste nel rimuovere, quando possibile, la causa scatenante, nel modificare gli stili di vita (abolizione del fumo, dieta, attività motoria) e nell’utilizzo di farmaci proerettili assumibili per via orale. Solo nelle forme più gravi si dovrà ricorrere a terapie iniettive peniene o, in casi estremi, alla chirurgia.

L’eiaculazione precoce è il disturbo sessuale maschile più frequente, colpisce fino al 20-30% degli individui e nel 30% dei casi si associa a disfunzione erettile. In questo disturbo l’ eiaculazione avviene sempre o quali sempre entro un minuto dalla penetrazione con conseguente disagio psicologico del paziente e della partner. Può essere presente sin dai primi rapporti sessuali o manifestarsi dopo avere sperimentato rapporti con tempi eiaculatori normali. Può manifestarsi con tutte le partner o essere selettivo e essere di origine psichica o organica. La terapia è multimodale, farmacologica e psichiatrica.

Il disturbo sessuale ipoattivo invece è caratterizzato dalla persistente o ricorrente scarsità o assenza di fantasie sessuali e di desiderio per l’attività sessuale, della durata di almeno sei mesi e viene percepito come fortemente disturbante. Anch’esso può essere primitivo o acquisito e generalizzato o selettivo (partner specifico). Nel maschio il disturbo è spesso VISSUTO come RIDUZIONE DI VIRILITA’ confondendo o mettendo sullo stesso piano la fase appetitiva (desiderio) con la fase consumativa (erezione). In questo cotesto è compito dello specialista distinguere le due forme di disturbo sessuale. Può essere psicogeno e organico o conseguente all’assunzione di alcuni farmaci. Non esiste un farmaco specifico che accenda il desiderio e il compito dell’andrologo è ricercare la causa scatenante e provare a risolvere la stessa.

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